domenica 16 luglio 2017


Buongiorno a tutti, finalmente riesco a pubblicare questa recensione tanto attesa ma purtroppo come ho scritto in pagina Fb ho dei problemi di salute e quindi ho dovuto rimandare diverse cose!


Qui potete trovare le mie recensioni ai precedenti volumi della trilogia:
The queen of the Terling
The invasion of the Tearling














 Trama:
In meno di un anno Kelsea Glynn, dall'adolescente impacciata che era, è diventata una sovrana sicura di sé. Mentre maturava nel suo ruolo di regina del Tearling, questa giovane testarda e lungimirante ha trasformato il regno intero. Nel suo tentativo di eliminare corruzione e vessazioni e riportare giustizia si è fatta numerosi nemici, in patria e nei territori confinanti: il più terribile di tutti è la Regina Rossa, che non si è fatta scrupolo di rivolgere il suo esercito contro il Tearling. Per proteggere la sua gente da un'invasione devastante, Kelsea ha compiuto una scelta incredibile: si è consegnata coi suoi zaffiri magici al nemico, lasciando il trono a Mazza Chiodata, fidato comandante della sua guardia personale, cui ha affidato il ruolo di reggente. Questi, però, non ha alcuna intenzione di arrendersi fino a quando non sarà riuscito a salvare
Recensione:

The Fate of the Tearling è l’ultimo capitolo della trilogia dedicata al Tearling nata dalla penna di Erika Johansen.


Questo ultimo capitolo ha scatenato un vero dibattito in rete tra i lettori ai quali è piaciuto e quelli invece che lo hanno detestato.


Personalmente ho trovato questo romanzo molto bello, all’altezza dei precedenti anche se, soprattutto nelle pagine finali ho riscontrato diverse note stonate, ma ne parleremo più avanti.


La storia prende avvio esattamente da dove si era interrotta nel precedente volume e vedremo la nostra regina del Tearling prigioniera della Regina Rossa.


Questa prima parte è la più bella secondo me, infatti approfondiremo moltissimo la conoscenza della Regina Rossa, un personaggio avvolto in un perenne alone di mistero che verrà in gran parte svelato.


Un antagonista degna di questo nome, è vero, ma che nasconde un passato tutt’altro che facile, scelte sbagliate l’hanno resa la donna crudele che è diventata ma in fondo, anche lei nasconde un animo onorevole e la sua evoluzione finale sorprenderà anche il lettore più esigente.


Kelsea invece ormai, almeno per quanto riguarda l’aspetto fisico, si è completamnte trasformata in Lily, il suo potere è fortissimo e avrà visioni anche senza gli zaffiri.


Le visioni però non riguarderanno più Lily, bensì Katie, una giovane ragazzina che vive nel Tearling appena fondato e attreverso i suoi occhi conosceremo Row, Fetch e vivremo i primi anni della fondazione della nuova terra, la nascita della corruzione, della brama di potere.


Ma soprattutto scopriremo la nascita degli zaffiri.


Ho apprezzato moltissimo questi capitoli ambientati nel passato, l’autrice è proprio grazie a queste visioni, o meglio incarnazioni di Kelsea in Katie che svelerà gran parte dei misteri rimasti irrisolti anche se non tutti, preparatevi perché alcune domande rimarranno senza risposta, lasciando forse aperta la strada ad un quarto volume…chissà!


Per quanto abbia apprezzato questa ambientazione passata è proprio in una delle battute finali di quest’ultima che si trova però una scena totalmente splatter che non riesco a capacitarmi di come possa essere stata inserita dall’autrice.


A parer mio la peggior scena dell’intera saga.


The Fate of the Tearling è il romanzo più dinamico dell’intera saga, infatti è strutturato in tantissimi pezzi di un puzzle che poi si uniranno nel finale, e così se da una parte c’è Kelsea nel presente con la Regine Rossa e nel passato nei panni di Katie con Row E Fetch poco più che ragazzi, dall’altro lato seguiremo le vicende di quest’ultimi due nel presente e scopriremo la loro maledizione.


Ovviamente seguiremo anche le vicende del reggente provvisorio, il nostro Mazza Chiodata che confermerà di essere una dei più bei personaggi della saga.


Lo stile di scrittura della Johansen è come sempre ricco di particolari, dal ritmo cadenzato e descrittivo.


La caratterizzazione dei personaggi è ottima.


Il finale…ahimè il finale secondo me è un po' troppo incoerente con tutto il resto del libro, diciamo che per una saga di così alto livello ci voleva un finale degno di questo nome e purtroppo quello scritto dall’autrice non è all’altezza secondo me, apre mille domande e lascia l’amaro in bocca con un’unica grande domanda: Ma Perché????


Detto questo concludo consigliandovi senza dubbio la lettura di questa saga che nel complesso risulta essere una delle migliori ambientazioni fantasy-distopico degli ultimi anni.

 

A presto,







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