mercoledì 15 febbraio 2012

Recensione "Jane Eyre" di Charlotte Bronte

Buongiorno a tutti ^___^
oggi sono qui con voi per presentarvi la recensione di Cricra del romanzo che ha vinto per lo speciale "Waiting for Christmas"...

Ecco a voi la sua recensione di...

JANE EYRE di Charlotte Brontë

Titolo originale: Jane Eyre
Casa Editrice: Giunti
Collana: Y
Pagine: 720
Prezzo: 7,00€
Data di pubblicazione: 4 Maggio 2011
Codice ISBN: 9788809763197

Aggiungi la scheda di questo romanzo su aNobii.com oppure su Goodreads.com

Trama:
Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nele soffitte del suo tetro palazzo.

La recensione di Cricra:

"..la bellezza è negli occhi di chi la guarda.."

Il romanzo Jane Eyre a detta di tantissimi lettori è uno di quei capolavori letterali, che sono stati i precursori del loro tempo, e questo lo si capisce dato il fatto che la loro notorietà è arrivata ai nostri giorni, intatta e forse maggiormente amplificata.

La storia di Jane Eyre ci viene narrata dalla sua stessa voce, che si mette a tu per tu con il lettore, coinvolgendolo in ogni singolo momento della sue vicende di vita: Jane orfana di entrambi i genitori, viene accolta a Gateshead, la casa dello zio dove solo lui la ama ma, alla sua morte, iniziano per lei le continue vessazioni da parte della zia e dei cugini, manchevole di ciò di cui un bambino, durante la sua infanzia, avrebbe bisogno: amore, serenità e affetto.

Jane nonostante tutto, si dimostra fin da questa età poco incline alla sottomissione o a compiacere gli altri, pur di non ricevere punizioni fisiche, ma proprio per questa sua caparbietà di carattere, viene mandata da sua zia a Lowood, un Istituto per orfani, per correggere le sue manchevolezze e le sue continue ribellioni.

Qui Jane trascorrerà otto anni della sua vita, tra periodi duri e tristi, riscaldati da pochi raggi di sole portati da una cara amica – Helen – che purtroppo morirà in giovane età a causa della tubercolosi – e di Miss Temple, la direttrice dell'Istituto, dalla quale riceverà sempre una carezza e un appoggio e prenderà la sua passione per l'insegnamento.

Jane dopo aver svolto il lavoro di maestra per due anni nell'Istituto, decide di cercarsi un lavoro come istitutrice in un altro posto e si reca così a Thornfield Hall, per occuparsi dell'educazione di una bimba – Adele – la pupilla di Edward F. Rochester, - un uomo descritto con un aspetto robusto e forte, di altezza media e dalla pelle olivastra, con i lineamenti duri e apparentemente sempre imbronciati - il quale dopo un primo incontro con Jane, davvero rocambolesco, inizia ad avere verso di lei dapprima un comportamento freddo e distaccato, e poi pian piano, imparano a conoscersi e a comprendersi, fino ad arrivare ad innamorarsi profondamente.

Ma proprio quando Jane sta per convolare a nozze, un orrendo mistero che coinvolge la vita di Rochester, viene smascherato e portato alla luce: lui è già sposato, e da anni colei che è sua moglie – Bertha Mason - è confinata all'interno della casa, chiusa in una stanza sotto stretto controllo da una badante, poiché oramai, a causa di un gene ereditario è divenuta completamente pazza, alla stregua di un animale feroce e pericoloso.

Jane sconvolta da questa scoperta fugge via da Thornfield Hall e da Rochester, e dopo una settimana di duri patimenti, alla ricerca di un lavoro e di aiuto, ai limiti dell'inedia, viene soccorsa in casa dei fratelli Rivers, i quali le daranno cibo e vestiti e l'aiuteranno a trovare un posto come insegnante nel loro piccolo villaggio.

Caso strano del destino, Jane risulterà essere loro cugina e unica beneficiaria, da un lontano parente morto nella città di Madeira, di una grossa somma di denaro, che lei prontamente dividerà equamente con i suoi nuovi parenti ritrovati.

Ancora una volta, Jane si troverà ad affrontare gli ostacoli che la vita le pone davanti; dopo aver rifiutato di seguire il cugino in India e di diventare sua moglie, decide di seguire una volta per tutte la voce del suo cuore e torna a Thornfield Hall, per accertarsi che il suo amato Rochester stia bene.

Jane viene a sapere che la casa è andata distrutta dopo un incendio provocato dalla stessa Bertha e che lui è rimasto gravemente menomato nel disastro. Convinta oramai sempre più del suo profondo amore, va da Rochester il quale, totalmente incredulo che lei sia ancora viva, la riaccoglie tra le sue braccia, portando a compimento ciò che il destino oramai aveva scritto nelle stelle. Lei e Lui si appartengono e si apparterranno per l'eternità.

...”io sono la vita di mio marito, e lui è la mia.
Mai è esistita una donna così vicina al proprio compagno quanto lo sono io,
carne della sua carne.
Non sono mai stanca della compagnia del mio Edward
né lui della mia, come se avessimo un solo cuore che batte nei nostri petti...”

Analizzando la storia nella sua complessità e totalità, risalta subito agli occhi, di quanti siano stati gli aspetti che hanno reso la persona di Jane Eyre così importante e particolare.

Lei è una donna anticonvenzionale, anticonformista e progressista nell'intelletto, specie per le sue convinzioni nei confronti delle donne e nel loro ruolo nella società :

“... è insensato condannare le donne o deriderle
se cercano di fare qualcosa di più,
di imparare più di quello che la società
ritiene necessario per loro.”

Jane è una donna colta, sicura di se stessa, descritta come una persona “di scarsa bellezza” della quale non sembra proprio curarsene; ama incondizionatamente ed è capace di perdonare, specie coloro che le hanno procurato grandi sofferenze nella vita – vedi appunto il perdono verso la zia, le sue cugine e verso Rochester stesso, il quale a differenza di lei, appare in un primo momento un uomo forte, deciso e sicuro delle proprie azioni, ma che una volta smascherato, rivela tutte le sue debolezze e i suoi errori, facendo perdere a Jane la fiducia riposta in lui e procurando ad entrambi grande dolore.

E' solo grazie a Jane e alla sua forza interiore e al suo spirito indomito -“come una canna al vento, che sempre si piega, ma mai si spezza”- che la storia volge al termine, verso quel lieto fine che ogni lettore, pagina dopo pagina, si aspetta. E anche se agli occhi di pochi (mi auguro) questo potrebbe passare come il classico “cliché romanzesco”, è sempre bello quando infine .. tutto è bene, ciò che finisce bene!



Clicca sul banner qui sopra per leggere un estratto del romanzo

L'autrice

Charlotte Brontë (21 aprile 1816 - 31 marzo 1855) fu una romanziera inglese, la più vecchia tra le tre sorelle Brontë, i romanzi delle quali sono diventati dei classici della letteratura inglese.

La Brontë nacque a Thornton, nello Yorkshire, Inghilterra, terza di sei figli, da Patrick Brontë, un sacerdote irlandese, e dalla moglie, Maria Branwell. Quest'ultima muore nel 1821 e i bambini saranno accuditi da una zia, Elisabeth, e da una governante, Tabita Aykroyd.
Nel 1825 le due sorelle maggiori di Charlotte muoiono.
Nel 1831 Charlotte viene iscritta alla scuola di Roe Head dove ottiene ottimi risultati e qui otterrà un posto come insegnante nel 1835. In seguito, per alcuni anni, Charlotte svolgerà la professione di govenante presso alcune famiglie, ma nel 1842, insieme alla sorella minore Emily, si reca a Bruxelles per studiare francese.
Tornata in Inghilterra nel 1844 comincia a cullare il progetto di scrivere, insieme alle sorelle, alcuni romanzi. Nel 1847 tutte e tre le sorelle pubblicano il loro romanzo: Charlotte propone dapprlima "Il professore" che viene rifiutato, poi "Jane Eyre", subito accettato e dato alle stampe con lo preudonimo di Currer Bell.
Seguirà la pubblicazione di altri romanzi.
Nel 1854 dopo tensioni con il padre, Charlotte sposa il reverendo Nicholls. La felicità conquistata durerà poco poiché Charlott si spegnerà l'anno seguente, in attesa di un figlio.

A presto e grazie ancora a Cricra ^^

1 commento:

CriCra ha detto...

^_^ Grazie Ary, Grazie Armi per quest'altra bella occasione di postare una mia recensione .. e grazie alla Giunti per il GA messo a disposizione :)

Premi del blog

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità .
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Ti piace il mio blog?