lunedì 29 agosto 2011

Recensione: "Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedi" di Katharine Pancol

"Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedi" di Katharine Pancol



Casa editrice: Dalai Editore
Pagine: 662
Prezzo: 22.00 Euro
Data di pubblicazione: 17 Maggio 2011

Trama:

E il giro di valzer continua. Iris non c’è più, ma Joséphine non riesce a darsi pace, il pensiero della sorella l’accompagna ogni giorno, s’insinua nel suo rapporto appena sbocciato con Philippe e lo soffoca sul nascere. Com’è fuggevole la felicità: ieri ci stringeva la mano e oggi si allontana correndo. Con Philippe a Londra che la cerca invano, la vita di Joséphine a Parigi ruota intorno a Zoé – alle prese con le ansie e i timori del primo amore – e all’assoluta necessità di scrivere un altro romanzo. I soldi guadagnati con il primo stanno finendo, e Gaston Serrurier, l’affascinante editore che crede nelle sue capacità e che la sprona a fare lo stesso, la incita a trovare una nuova storia da raccontare: «Scriva, Joséphine! Qualsiasi cosa, ma scriva!» Joséphine è bloccata, la paura per il domani la tiene prigioniera nel suo guscio. Si sforza di uscirne chiamando Philippe a Londra, ma al telefono risponde un’altra donna: Dottie! E così lei si chiude di nuovo in se stessa, finché nei bidoni della spazzatura del suo palazzo trova un diario: una storia d’amore con protagonista Cary Grant. Immergendosi nel mondo del cinema degli anni Trenta Joséphine tornerà alla vita e alla scrittura! Sempre a Londra, invece, Hortense sta conquistando il mondo. vince una selezione per allestire due vetrine da Harrods, la sua carriera è ormai lanciata, ma anche per lei c’è il rovescio della medaglia: dopo una notte appassionata tra le braccia di Gary, sceglie di seguire le sue aspirazioni professionali anziché restare con lui. Una scelta è una scelta. E Gary non è disposto a perdonare. È stato lasciato troppe volte: dal padre che non ha mai conosciuto e da sua madre che inseguiva l’uomo nero. Non è più disposto a farsi mettere da parte. Allora sarà lui ad andare a cercare il padre, a partire per la Scozia per scoprire la propria identità, le proprie origini. Ancora una volta i personaggi usciti dalla penna di Katherine Pancol si affannano, si disperano, gioiscono nel tentativo di afferrare un lembo di felicità, sempre pronta a sfuggire via all’ultimo momento. Lo sanno bene gli scoiattoli di Central Park, che si accontentano di piccoli istanti di gioia perché non sanno se durerà! Perché del futuro non c’è certezza. Ma se non sei felice oggi, chi dice che non potrai esserlo domani?


La mia recensione:

“Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì” è un romanzo corale, più personaggi si alternano in questo ultimo romanzo della trilogia della Pancol dedicata alle donne della famiglia Cortes.

Un libro al quale il lettore si affeziona, ad un certo punto i personaggi smettono di essere semplici soggetti scritti ma acquistano una loro anima, è come se fossero persone reali: nostri conoscenti ed amici.

Il libro è abbastanza lungo , 775 pagine, ma mai pesante, le parole scorrono via velocemente, l'una tira l'altra ed alla fine devo dire che ho veramente centellinato le pagine perchè non volevo finirlo, non volevo separarmi da Josephine e da tutti gli altri personaggi che mi hanno accompagnato durante questa calda estate.

Con i protagonisti visiteremo Londra, Parigi e naturalmente New York.

La trama è semplice, non artificiosa, è la storia di ognuno di noi.

Gioia e dolore, speranza e nostalgia Vi accompagneranno durante la lettura.

L'intreccio della storia è veramente ben strutturato e lo stile dell'autrice coinvolgente.

Il libro, pur facendo parte di una trilogia può essere letto singolarmente, ma il mio consiglio è quello di leggere prima i primi due che lo precedono, innanzitutto perchè la storia merita di essere letta integralmente e poi perchè in questo volume si riprendono le storie dei vari personaggi, fatti accaduti, ignorando i quali si rischia, soprattutto inizialmente, di perdere il filo conduttore della storia.

L'autrice ci viene incontro in questo e fa continuamente riferimenti al passato per chiarire la situazione, come se oltre a scrivere il suo romanzo si fosse messa dalla parte opposta: quella del lettore.

Ciò che mi è piaciuto è la caratterizzazione dei personaggi, i quali vengono descritti non solo attraverso le loro azioni, ma noi possiamo esplorare anche i loro pensieri condividendo scelte e dubbi.

Il romanzo è la storia di tre generazioni, attraverso le quali conoscerete Junior, piccolo bambino prodigio, Hortense che fa tanto la dura ma in fondo il suo cuore non è così duro come sembra; Gary, Philippe e la sua infinita pazienza, Shirley , e naturalmente la dolce Josephine che ci insegnerà che la vita , per quanto dura, ha sempre un lieto fine!!!



A presto,

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